Il vino era considerato il migliore a Martillac fino all'inizio del XX secolo. Vendute ai silvicoltori nel 1919, le viti furono gradualmente sostituite da alberi.
Finché André Lurton nel 1973 acquisì Rochemorin e decise di ripristinare il suo prestigio. Ha piantato viti Cabernet Sauvignon, Merlot, Sauvignon Blanc e Sémillon su circa 100 ettari di terreno particolarmente adatti alla viticoltura. Il vigneto è stato interamente ricostituito e ora produce vini rossi e bianchi molto attraenti ed equilibrati che godono di una reputazione eccellente a livello internazionale come in passato.
Una curiosità: una leggenda narra che in una notte tempestosa, di ritorno dalla battaglia di Coutras, il futuro re Enrico IV, si fermò proprio lì in alta Gascogna a riposare. Da qui il nome “Coucheroy” dato al secondo vino dello Chateau. Questo rosso, bell’espressione del Pessac-Léognan, vuole essere accessibile, morbido e fruttato, mantenendo l’eleganza e la finezza che caratterizzano i vini della regione.